lunedì 7 settembre 2009

Passion pt.1

Questa è la storia di un grande amore. :)

Anno 1996: inizio delle scuole medie, e con esso comincia anche lo studio di due lingue straniere. Non solo non avevo fatto inglese alle elementari, ma non contenta me ne andai a fare pure francese, a quei tempi facoltativo. Durante i tre anni i voti erano praticamente gli stessi in entrambe le materie, nonostante ciò mi sentivo spiccare di più in francese, avevo una maggiore padronanza e anche a livello di civiltà ne sapevo di più. Probabilmente era dovuto al fatto che ne stessi ricevendo un insegnamento migliore e più approfondito (e anche più severo); con gli anni ho capito di essere così, più l'insegnante mi dà, più io rendo. All'epoca dunque preferivo il francese, ma l'inglese già m'interessava molto, anche perché lo ritrovavo spesso scritto nei videogames e cercavo di capire il più possibile.

Anno 1999: inizio delle scuole superiori. Mentre in francese campavo di rendita (avevo già tre anni di medie alle spalle, non dovevo fare quasi niente di nuovo) e il tedesco richiedeva la maggior parte della mia concentrazione in quanto lingua totalmente nuova, scoprii affascinata che dietro quello che avevo studiato alle medie d'inglese si nascondeva qualcosa di molto più grande. Innanzitutto avere una professoressa madrelingua mi fece cambiare totalmente approccio. Stavamo praticamente a zero di Listening, noi che venivamo da quella classe delle medie. M'innamorai del suono che il parlare inglese produceva. La musicalità di una lingua è fondamentale per me, per questo non amo le lingue morte. A me deve piacere innanzitutto il suono. Così cominciai pian piano a tralasciare il francese (molto pian piano, ma poi l'avrei pagato a caro prezzo in quinta...), per dedicarmi maggiormente all'inglese. Gli inizi furono duri, le basi non solidissime delle medie mostrarono più di una crepa nel corso degli anni, e qualche volta ancora ne faccio sfoggio, lo so. Ma ben presto non lo avrei fatto più per il voto in sé.

A.S. 2001/02: la svolta. Quell'anno cambiammo professoressa, arrivò un'italo-americana. Non che quella precedente non fosse brava, ma questa aveva un metodo d'insegnamento molto coinvolgente. Si potrebbe dire che la mia fissa per l'inglese nacque in quell'anno. Quelle ore passavano sempre troppo in fretta. Poi con lei si poteva parlare di tutto, in inglese, è chiaro. She was very easy to talk to. Con lei ho imparato a pensare al concetto da esprimere e a renderlo con le parole che conosco, evitando quindi di pensare in italiano e tradurre, perché poi mi sarebbero potute mancare. Era un giorno di primavera quando, alla fine dell'ora, mi si avvicinò e mi disse: - Ma tu sei brava. Dovresti solo cercare più contatto con l'inglese: ascolta le canzoni, guarda i film. Prova. -
Quello fu l'unico anno con lei. L'estate del 2002 fu indimenticabile anche perché finalmente nella colonna sonora della mia vita entravano canzoni inglesi, io che fino ad allora avevo ascoltato solo musica italiana o al massimo qualcosa in francese. Chi se la scorda più. Poco dopo sarebbe partita anche la passione per le serie tv americane, da guardare in originale naturalmente (and that's about the time I started getting this American accent of mine...but I'm working on it now).
E così a seguire l'amore per l'Inghilterra, come pure per la Scozia e l'Irlanda (ma di quest'ultima parleremo più in particolare), cominciare a leggere libri in inglese, prima col dizionario alla mano, poi capii che mi sarei goduta meglio la lettura senza cercare di tradurre tutto, ma semplicemente col seguire il senso generale della frase.

Settembre 2003: ...



To be continued...

2 commenti:

  1. E' una lingua che ti permette di comunicare con il mondo.
    Non è poco.......
    Anche io amo questa lingua, pur nei limiti che la sua grammatica ha.

    Fortunatamente epr noi, libri da leggere in inglese ve ne sono eccome. Questa lingua ha dato i natali a grandi autori.

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  2. Infatti, è indubbiamente una cosa positiva che l'inglese sia così diffuso, in modo da non avere difficoltà a reperire testi, anche su Internet li trovo facilmente e passo molto tempo a leggere.

    Per non parlare poi delle chat internazionali, dove appunto, come dicevi tu, conoscendo l'inglese puoi davvero parlare con tutti.

    Purtroppo il mio weak spot è sempre stato il Listening, e leggere e scrivere non aiuta in questo. Non vedo l'ora di fare pratica sul campo.

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