sabato 31 ottobre 2009

Tregua

Approfitto di questo momento di tregua che il computer sembra volermi regalare (sto avendo molti problemi) per intervenire di nuovo.

In realtà non ci sono grosse novità, la vita in casa procede come al solito, a parte la mia coinquilina turca che non è stata bene, ma ora dopo più di una settimana sembra sulla via della guarigione. Io mi sono messa coi libri in mano, ed è una delle cose che preferisco, quindi it's ok, more than ok actually; per l'IELTS ho comunque da vedere qualcosina, c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Proprio stasera ho dato a Lydia i CD che mi passerà a tracce mp3 per ascoltarli sul pc (quando lui deciderà che posso) o almeno per passarmeli sul lettore, così inizio a fare gli esercizi del Listening da domani, visto che nel caso dell'IELTS il Listening prevede l'ascolto di ogni esercizio una sola volta, e qui sarà dura sì! Domani vado a Messa a sentirmi un po' di British English, che mi fa bene. In casa è inglese di stranieri e per strada pure lo sento poco, a parte quando c'è la partita dell'Arsenal, che ne arrivano a frotte di Inglesi inglesi.

Per il resto, la settimana scorsa la notizia dell'economia inglese superata da quella italiana( http://www.telegraph.co.uk/finance/financetopics/recession/6418344/UK-economy-overtaken-by-Italy.html ) non è stata certo d'aiuto per noi Italiani qui in cerca di svolte. Il momento non è dei migliori, anzi. Ma non che non lo sapessimo. A volte nella vita si deve rischiare, si deve sbattere la testa contro un muro per capire che fa male, non importa quanto gli altri cerchino di avvertirti, tu senti che devi farlo e basta. Di questo non mi pentirò mai, anche se davvero sembra esser andato tutto storto, ma ho la consolazione di poter dire, come dice Claudio Baglioni in una sua canzone: "Avrò sbagliato ma a modo mio."

Concludo mandando un saluto speciale ai 3 miei amici che vengono a trovarmi fra meno di due settimane!!! SEE YOU SOON, GUYS!!!

martedì 20 ottobre 2009

Riprendiamo II

Lo sapevo che l'avrei fatto. Quasi due settimane che non aggiorno il blog. Shame on me.

In effetti non è successo niente di particolare in questi giorni. Sono andata diverse volte in biblioteca, ne ho trovata un'altra vicina, dal lato opposto e ci arrivo pure qualche minuto prima, ho preso anche il mio primo libro in prestito, The Story of England, eheh, nonostante si possa pensare il contrario ha soltato 200 pagine. Per ora sono alla conquista normanna, quindi ho ancora un bel po' da leggere. Avevo anche trovato The Story of Scotland, ma quello non era in versione light, anzi, era un mattone esageratamente grande, che avrei avuto pure difficoltà a portarmelo fino a casa, non potendo metterlo nello zaino, quindi l'ho lasciato lì, sperando di incappare in qualche volume più piccolo che tratti lo stesso argomento. Per l'Irlanda sto ancora cercando.

Domenica ho incontrato (dopo non poche peripezie) due ragazzi italiani giunti anche loro da poco a Londra. Avendo una conoscenza ancora limitata su molte cose, non sono stata in grado di aiutarli molto, comunque mi ha fatto piacere incontrarli. Ci siamo visti ad Holborn, sempre quella zona che mi piace, e abbiamo parlato di Londra, ma anche della Scozia, dell'Irlanda e del Galles (tutti se lo dimenticano sempre, poor Wales!). Anche loro si sono buttati all'avventura, anche se le nostre situazioni differiscono sotto molti aspetti, per cui onestamente mi aspetto meglio per loro che per me. Proprio ieri infatti ho avuto una notizia negativa su di un possibile lavoro che avrei potuto fare. Nel frattempo mi sono iscritta ad un esame da sostenere a novembre, della serie "Non buttiamo tutto all'aria".

Per chi se lo chiedesse, la situazione in casa è molto piatta, qualche volta trovo Lydia e ci scambiamo qualche parola, per il resto non si va oltre i saluti e eventuali avvisi sulle cose di casa.
Cercherò comunque di riprendere un po' il blog e farmi sentire.

giovedì 8 ottobre 2009

Sunny day

Sono le 18:45 mentre vi scrivo qui da Londra, e i colori del tramonto già hanno iniziato a mostrarsi da un po'. Ma è un tramonto su quella che è stata una bellissima giornata di sole. Dopo tre giorni di pioggia incessante era quella che ci voleva. Tra l'altro, vista la mia situazione, credo che il tempo abbia una certa influenza sul mio umore, perché quando piove mi conviene restare in casa e non è la mia preferenza. Oggi infatti sono uscita e ho fatto un bel giretto.

Prima di tutto, ho trovato una biblioteca pubblica vicina; non è vicinissima, devo camminare più di 10 minuti direi, ma va bene. Mi sono registrata, l'addetto mi ha dato un modulo da compilare con tutti i dati, ma proprio tutti tutti, dai soliti anagrafici ad altri come prima lingua parlata, orientamento sessuale, ceppo e Paese originario, religione e eventuali invalidità. A parte i primi comunque tutti gli altri erano facoltativi ed era specificato che loro sono interessati a saperlo per garantire che tutti, senza discriminazioni, usufruiscano dei servizi offerti dal distretto. Comunque ho avuto la mia tessera, che carina! Con essa posso andare in qualsiasi biblioteca pubblica di Islington, soltanto per determinate cose si deve per forza tornare alla biblioteca dove sono state prese. Sembra molto interessante, però non mi sono trattenuta oggi perché la giornata era troppo bella per restare indoors, ma sicuramente ci tornerò presto, già mi so, la vista di tutti quei libri (in inglese per giunta!) e il pensiero di potermi prendere quelli che voglio mi stimola troppo!

Quindi sono andata a prendere la Tube e sono andata a farmi un giro. Ecco una sorta di itinerario:
- Russel Square, prima tappa;
- Holborn station - Bank Station;
- nella City: Monument, London Bridge;
- Jubilee Line per arrivare a Westminster;
- il London Eye dal Westminster Bridge, dove c'erano sempre gli Scozzesi con la cornamusa, ma non c'era quello con cui mi ero fatta la foto a giugno, si daranno il cambio;
- infine il caro Big Ben.

In effetti l'ultima tappa è stata la mia Victoria.
Ci sarebbe un video che ho fatto nella stazione di London Bridge, c'erano dei ragazzi che suonavano. Cerco di metterlo. Nel frattempo che ho scritto è tramontato. Si sta accorciando la giornata a vista d'occhio!



sabato 3 ottobre 2009

Sweet Dreams Are Made Of This

Dopo due settimane abbondanti che son qui, posso dire che sto cominciando ad avere le reazioni sperate. Proprio ieri infatti, mentre parlavo con la nuova coinquilina, mi sono accorta di come io abbia cominciato a parlare più velocemente, quasi senza pensarci, mi viene in mente una cosa e subito la riesco a dire. Il mio cervello sta reagendo, e ne sono soddisfatta.

Ulteriore prova è stata stanotte, ho sognato in inglese. Non che sia la prima volta in vita mia, era successo altre volte, ma ora che sono qui è diverso, lo vedo proprio come un risultato. Era un sogno piuttosto confuso, nel senso che si sono accavallate tante cose diverse fra loro in un solo sogno, ma succede. C'era persino Buffy! La penso troppo, lo so. E soprattutto, lei la collego molto all'inglese, visto che è un po' anche grazie alla passione per questa serie che ho continuato a coltivare l'inglese dopo la scuola. Ero stufa di dover andar a controllare ogni volta gli errori dell'adattamento italiano, per non parlare della perdita delle citazioni varie, classico caso di Lost In Translation. Così decisi che l'avrei guardato in lingua originale. Il linguaggio del Buffyverse risulta in più casi davvero molto particolare, e uno deve saperlo a priori per non spaventarsi, ma mi è servito davvero tanto. Facendomi forte di questo con Buffy, ho cominciato a vedere anche altri telefilm in originale, con le evidenti conseguenze positive.

Per omaggiare ancora una volta Btvs, propongo un'altra delle mie "quotes" preferite (che, vi avverto, sono tantissime) sempre da 6x08 Tabula Rasa.

GILES: We'll all get our memory back, and it'll all be right as rain.
SPIKE: Oh, listen to Mary Poppins. He's got his crust all stiff and upper with that Nancy-boy accent. (everyone looking at him) You Englishmen are always so... (pauses) Bloody hell! (ticks off on his fingers) Sodding, blimey, shagging, knickers, bollocks, oh God! I'm English!
GILES: (puts glasses on) Welcome to the Nancy tribe.

Parlando, Spike si rende conto di avere anche lui accento e tipica parlata inglese, come Giles, che solo un attimo prima stava offendendo a causa di questo. La scena è simpaticissima, ma ovviamente è da vedere in originale, perché in italiano mica si capiva.


Anyway, today's a little more windy than usual. Fa anche un bel po' freddo, quindi credo che me ne starò in stanza a leggere The Secret Garden sul NDS. Qui in Inghilterra c'è il gioco (che non è proprio un gioco) dei 100 classici, praticamente 100 libri famosi da leggere in inglese: un invito a nozze per me, anzi, preferisco sicuramente i libri ai matrimoni! Anche se c'è da dire che il tempo resta sempre variabilissimo, quindi i programmi sono sempre soggetti a cambiamenti, se diminuisce potrei decidere di andarmi a fare un giro nei dintorni, pure perché vorrei trovare una chiesa cattolica più vicina per non dover sempre arrivare fino a Westminster.