domenica 27 settembre 2009

Our differences enrich us

Vorrei un termometro per ambiente nella mia stanza. C'è un caldo impressionante. Magari ci fosse la metà del caldo di qua nel bagno! Ora sto vicino alla finestra aperta a maniche corte e pantalone del pigiama tirato su e ho caldo. Io poi! Io a Londra che ho caldo. Incredibile. Comincio a capire Kasia.

Oggi, nonostante la giornata stressante, sono andata a Messa, sempre a Westminster Cathedral. Sono riuscita ad andare a quella delle 5:30pm. Non so se sia d'abitudine in determinate date, ma oggi c'è stata una Messa particolare, una Messa internazionale, infatti già all'entrata è passata una vera e propria processione per la navata centrale, con i vari rappresentati di diversi Paesi, ci sono stati canti e balli vari a seconda delle nazioni, le letture e il vangelo sono stati letti in lingue diverse. L'omelia per fortuna in inglese, e tra le cose che ha detto l'Arcivescovo mi è rimasta impressa questa: our differences enrich us. Ha parlato soprattutto di questo, della Londra multietnica, ha detto che già solo dai nostri visi possiamo vedere quante differenti culture, tradizioni, lingue e così via si mescolano in un solo ambiente. Eppure qualcosa ci unisce, siamo tutti una grande famiglia e dobbiamo provvedere ognuno all'altro, dobbiamo sempre porci la mano a vicenda e aiutarci. E' stato bellissimo al segno della pace girarsi da ogni parte e vedere un pezzettino di mondo diverso: alla mia destra c'era un ragazzo di colore, a sinistra madre e figlio asiatici, dietro di me una famiglia di portoghesi (direte: e come li hai riconosciuti? Avevano tutti la maglia del Portogallo!) e una signora inglese (era l'unica a dire le preghiere durante la Messa, con accento inglese). Nel mezzo io, italiana. All'apertura e chiusura della Messa hanno cantato due cori diversi, come pure durante la Comunione. Non scrivo nient'altro perché non so se poi dovrò farlo per il giornalino, fatemi sapere!
Una Messa bellissima comunque, sono stata contentissima di esserci andata.

La giornata invece era iniziata andando al lavoro. Prima di tutto, il receptionist mi ha detto che sono arrivata troppo in anticipo, ma a me avevano detto quell'ora, che dovevo fare? Anzi, sono pure arrivata un po' più tardi perché la domenica il primo treno passa più tardi degli altri giorni. Comunque sono andata giù, ho servito le colazioni, direi che è andata bene. Dopo io e Denise abbiamo fatto i piatti, bicchieri, ecc. ecc. e già abbiamo cominciato a fare casino nella cucina. Denise ha più o meno la mia età, è italobrasiliana, infatti parla italiano e portoghese, ma non tanto bene inglese, per questo sta qui a fare pratica, poi dopo le piacerebbe iniziare a studiare. Stando in cucina a stretto contatto, ho avuto modo di conoscerla un po' di più rispetto alla ragazza di ieri che mi ha solo fatto vedere come si facevano le camere e via. Inoltre oggi c'era pure una ragazza giamaicana, più grande di noi, e ci siamo fatte due risate anche con lei. Poi siamo andate sopra a fare le stanze. Alla fine della giornata lavorativa, è venuto il momento della verità. Il manager (non so se si dica così, comunque quello che gestisce) mi ha detto che in effetti gli servivo solo per le camere, perché con la colazione ce la fanno anche senza di me; in effetti io ero un di più stamattina, e l'altra ragazza stava pure di festa. Solo che così facendo la paga offerta scendeva troppo e non ho accettato, solo £110pw., senza contare che togliendomi le colazioni mi sarei privata anche di quel contatto che non solo mi serve, ma desidero proprio. Solo io e i letti, e che contatto è? E poi voglio provare anche altre cose prima di tagliarmi le gambe, certo sarebbe stato solo un part-time, ma sarebbe potuto essere vincolante per un altro eventuale lavoro. Sono
fiduciosa, qualcosa dovrà pur uscire. E domani già altra prova, qua vicino.

Per concludere, oggi è il compleanno di Avril!

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