lunedì 14 settembre 2009

Le ragioni di una scelta

Nota: mi fa molto libro scolastico questo titolo.

Tornando al discorso di quell'intervento diviso in due parti, volevo spiegarmi per quanto riguarda la scelta di andare a Londra.

Quando cominciò finalmente a materializzasi la possibilità di partire, presi in considerazione tutte e tre: Inghilterra, Scozia e Irlanda, in particolare le rispettive capitali. C'era da fare un bilancio, tenendo a mente sia elementi soggettivi che oggettivi. Là mi resi conto che c'era uno squilibrio: a Dublino c'ero stata, e come ho già scritto, me n'ero praticamente innamorata; Edimburgo, non l'ho mai vista dal vivo purtroppo (non ancora), ma mi colpisce anche già a distanza col suo fascino, come pure il resto della Scozia in sé (ne riparlerò poi); Londra è la più conosciuta, forse anche banale sotto un certo punto di vista, ma oggettivamente era la scelta migliore, vista la crisi che, a quanto ho potuto capire, ha investito in pieno l'Irlanda, e quasi mi dispiace più per essa che per l'Italia, ma ognuno ha le sue colpe.

Insomma Londra aveva bisogno di un forte elemento soggettivo nella mia dettagliatissima analisi. :)
Allora che si fa? Si va a Londra!
Giugno 2009: arrivo finalmente in terra anglosassone. L'ho baciata? Non proprio, ma l'ho fatto intensamente col pensiero, anche perché volare mi mette sempre una certa tensione, quando sento toccare terra mi tranquillizzo. Londra non è Dublino, questo l'avevo sentito tante volte, ed è vero, lo confermo. Ma è come una sorta di sorella maggiore, quindi se ami Dublino...non puoi odiare tua cognata (capita la finezza? XP). Londra è praticamente infinita, e tu ti senti piccolo piccolo, un puntino tra altri milioni e milioni di puntini. Però è bello essere anche solo un puntino di un'opera d'arte, no? Londra è bella, forse più ragionata, forse meno da perderci la testa semplicemente perché dev'essere così. Ovviamente qualcuno potrebbe essere in disaccordo con la mia tesi, così mi difendo a priori: nella mia vita precedente ero un predicatore celtico, quindi devo difendere la mia terra da questi barbari anglosassoni venuti ad inquinarla; per non parlare dei Normanni, che i fatti loro non se li sapevano proprio fare...
Scusate, si sta facendo tardi e la mia mente comincia a lanciare segnali di aiuto, per cui semplificherò con un esempio facile facile, tipo: nessuno negherebbe che Angelina Jolie sia bella, ma chi davvero ci ha perso la testa da fare di tutto per lei? Ok, già vedo un centinaio di mani alzate, ma farò finta di non vederle, così posso concludere il post. Avrò reso l'idea? Chissà!

A parte la parentesi scherzosa, Londra mi è sembrata un buon posto dove iniziare: più grande, più opportunità. Poi per il resto, time will tell. Fatto sta che non vedo l'ora di rivedere Dublino e di visitare Edimburgo, e una volta sistemata (spero presto, ma so aspettare) da Londra non sarà difficile organizzarsi.

4 commenti:

  1. Anche io avevo pensato a Londra. E' una giostra che va a mille all'ora e talvolta è irresistibile non salirci sopra e farci un giro.

    Tuttavia, troppo simile a Milano per i miei gusti...se volevo cambire vita pensarmi tra le persone ammucchiate nella Metro e sempre di corsa non faceva decisamente per me.

    Ahò, ciò non toglie che se mi ospiterai ci tornerò volentieri, eh?

    RispondiElimina
  2. Io vivo a Dublino, e secondo me Londra è immensamente più bella e funzionale.

    Ma DUblino è immensamente più vivibile e verde, più provinciale.

    E' sempre la storia del compromesso secondo me...Cosa vuoi dalla vita?
    Best of Luck!

    RispondiElimina
  3. Non che abbia questa grande esperienza, ma Edimburgo è per me una perfetta via di mezzo tra Dublino e Londra: vivibile ma anche bella e funzionale.

    RispondiElimina
  4. Io invece vengo da un paese piuttosto piccolo, quindi per me la novità era la grande città. Che per il momento mi piace eccome. Ognuno ha le sue esigenze, capisco le tue.

    RispondiElimina